giovedì 12 novembre 2009

Altri tempi, altri problemi, ma certe parole si riciclano agevolmente


Una volta un giudice come me giudicò chi gli aveva dettato la legge.
Prima cambiarono il giudice e, subito dopo, la legge.
Oggi, un giudice come me lo chiede al potere se può giudicare.
Tu sei il potere.
Vuoi essere giudicato?
Vuoi essere assolto o condannato?

F. De Andrè
Storia di un impiegato
Sogno Numero 2
1973

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