Per un pugno di euro

Settimana scorsa, per un giro incasinato di macchine ho dovuto prendere la Multipla di casa per andare in ufficio.
6.45 di mattina, accendo l'auto e la spia della riserva indica che di carburante non ce n'è. Autonomia residua dichiarata: -- km. L'antipatia della moglie per i distributori di benzina ha colpito ancora.
Il dubbio: visto che devo passare dalla Svizzera, vincerà il braccino corto e riuscirò a fare i 20 km necessari per fare il pieno sottocosto o la macchina mi lascerà nel bel mezzo della salita fra i boschi di Cantello e mi converrebbe fermarmi ad un self service subito?
Decido di rischiare, fidandomi del fatto che sicuramente Fiat lascia un certo margine nella taratura della riserva, e parto cercando di non schiacciare troppo l'accelleratore. L'indicatore è sempre li, anzi, forse è ancora più in basso di prima. Intanto vado avanti, chilometro dopo chilometro mi avvicino al confine sperando di non avere problemi. Inizia l'ultima salita, dai che ce la faccio, sono a metà, forse, l'ultimo rettilineo, quasi, passo il confine fra la ola dei doganieri e mi infilo, fiero del risultato raggiunto, nel distributore 3 metri più avanti.
Scendo dalla macchina, apro il serbatoio e penso che devo ricordarmi di non sbagliare, la Multipla è un diesel. UN DIESEL? Faccio il pieno imprecando in silenzio, pago e me ne vado.
In Svizzera la benzina costa meno che in Italia, il gasolio di più.